mercoledì 2 giugno 2010

Newsletter n.19/2010 - Via Padova: un altro mondo è possibile

Via Padova a Milano è lunga 4 chilometri e si presenta come il naturale proseguimento di corso Buenos Aires, principale centro commerciale della città. Sui due lati della via a stabili di edilizia popolare di ‘ringhiera’ si alternano palazzi d’epoca, edifici degli anni Cinquanta e condomini ancora in costruzione. Solo fino a pochi decenni fa la via si perdeva in campi e cascine; oggi un anello di nuovi quartieri, a fortissimo insediamento abitativo, la chiude negli ultimi cento metri prima del cartello che indica la fine della città di Milano. La via ha accolto negli ultimi trent'anni cittadini attratti dagli insediamenti industriali vicini, in particolare quelli ubicati nell’area limitrofa di Sesto San Giovanni, e quindi si è molto presto caratterizzata come una zona popolare.
Ondate di immigrati, principalmente meridionali e veneti, negli anni Sessanta hanno riempito di vita la via regalandole caratteri particolari e unici rispetto ad altre zone della città: via Padova pullulava di vita, in ogni ora del giorno e della sera, anche a mezzanotte si potevano trovare bambini che scendevano in strada per comperare il latte, dal balcone i grandi si affacciavano per vegliare sul loro cammino. In ogni condominio le persone si conoscevano e formavano delle piccole comunità. Molti anziani rimanevano nei loro appartamenti fino all’ultimo giorno di vita accuditi da vicini di casa, dai parrocchiani, dai meno anziani. Mercati, ponti e vie erano continue occasioni di chiacchiere e di socialità.In questo contesto paesano e vitale hanno cominciato da alcuni decenni ad inserirsi i nuovi immigrati extracomunitari...

E.

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