martedì 16 novembre 2010

Newsletter n.40/2010 - XII Giornata internazionale contro la transfobia

Singolare la sorte di Brenda trovata morta proprio il 20 novembre 2009, giorno in cui ricorreva l’undicesimo Transgender Day of Remembrance, ovvero la giornata istituita dalla comunità LGBT e volta alla commemorazione delle vittime dell'odio e del pregiudizio anti-transgender (transfobia).
Brenda, ricorderete, fu una delle persone transessuali coinvolte nel caso Marrazzo e il cui corpo fu rinvenuto esanime nel proprio appartamento. Ciò che da essere umano mi indigna è la mancanza di rispetto e sensibilità che i media (giornali, tv, radio e web) spesso rivolgono a persone come lei, persone che per trovare un equilibrio interiore hanno l’assoluta ed irrinunciabile esigenza di adeguare il proprio corpo alla propria anima. Provate ad immaginare come sarebbe stata la vostra vita se vi foste sentite donna e foste invece nate in un corpo maschile, oppure al contrario se foste sentiti uomo e foste invece nati con genitali femminili. Divertente? Non credo. Non sono né devianze né malattie psichiatriche. Oramai, dopo decenni di sofferenze inflitte, la comunità scientifica mondiale ha compreso che l’unica via percorribile è adeguare il corpo al “sentire dell’anima”.
Vladimir Luxuria, prima persona transgender a sedere sui banchi della Camera dei Deputati, il 21 novembre 2007 in un proprio intervento in aula per ricordare le persone transessuali vittime dei crimini d’odio diceva: “…faccio appello alla sensibilità di tutte le deputate e i deputati che hanno una reazione di orrore e condanna verso la violenza perché non esiste una classifica di dignità delle vittime…”. Poi: “…occorre contrastare anche chi incita all’odio e alla violenza armando la mano di altri con un disprezzo che a volte diventa complice”. Venendo ai giorni nostri, l’infelice esternazione di qualche giorno fa del nostro capo di governo: “meglio bla.. bla.. che essere gay” legittima pregiudizio ed intolleranza. Onestamente è grave (ma veramente grave!) che un primo ministro si permetta di disonorare la vita e la dignità di milioni di cittadini per scrollarsi di dosso imbarazzanti accuse oppure, strategicamente e subdolamente, per dare inizio ad una nuova campagna elettorale. Ricordo al Sig. Berlusconi che esiste una direttiva approvata dal parlamento europeo il 26 aprile 2007 che – riprendendo l’art. 13 del trattato di Amsterdam, disatteso dall’Italia – ribadisce l’invito agli stati membri “a proporre leggi che superino le discriminazioni subite da coppie dello stesso sesso”, e che condanna “i commenti discriminatori formulati da dirigenti politici e religiosi nei confronti degli omosessuali”. Stiamo a vedere se, almeno l’Europa, prenderà provvedimenti contro questa gravissima affermazione. Di certo da persone gay, lesbiche e transessuali quali siamo non permetteremo a nessuno (nemmeno al capo del governo) di mancarci di rispetto senza far sentire la nostra voce; non abbiamo scelto di essere omosessuali o transessuali, abbiamo scelto - e continuiamo a scegliere - di non abbassare più lo sguardo.

Raffaele Calciolari - Ufficio Stampa Arcigay La Salamandra

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